Ognuno ha il potenziale di fare la differenza nella propria vita

BIOGRAFIA

Nonostante le difficoltà della pandemia, pubblico la terza edizione del “Manuale del Motoviaggiatore” e anche il mio quarto libro “Sud Est Asiatico in Moto”. A Maggio riprendono i Moto Giri con Bivacco in Toscana, fra cui aggiungo “Eroica ON-OFF“, a cui partecipano decine di appassionati. A Luglio e Agosto riprendono i WILD a Capo Nord. A Settembre, organizzo la Moto Tendata PARTIREper 2021, evento a cui partecipano 300 persone, nonostante la pioggia incessante dei primi del giovedì e della domenica. Il Cile, paese che visito ogni anno da Novembre a Marzo per il Tour Patagonia, apre soltanto a Novembre, poche settimane prima del tour che organizzo da sempre a Capodanno. Questa condizione mi motiva a cercare soluzioni alternative che trovo in uno dei paesi più magici che mi appresto a scoprire in solitaria in modalità WILD. Per salutare tutti i nuovi e vecchi follower che amano il bivacco-avventura, replico l’edizione invernale della Moto Tendata PARTIREper di Capodanno 2021/2021.

2021

Con all’attivo 500.000 km in moto e 10 anni in attività come moto-guida in tutto il mondo, pubblico il mio quarto libro “Sud Est asiatico in moto” e inauguro il Tibet e il Nepal come nuova destinazione dei miei viaggi di gruppo.
A Febbraio la pandemia mondiale di coronavirus (covid19) mette tutto in pausa. A Marzo decido di esortare i miei follower regalando loro il mio film “Vie della Seta in moto” e prendo con me stesso l’impegno di accompagnarli nel primo lockdown con delle dirette quotidiane. Ad Aprile, a causa della crisi che affligge il turismo, decido di rimettermi in gioco e reinventarmi e accetto l’incarico di amministratore per il concessionario esclusivo italiano di Outback Motortek. A Giugno inauguro i Moto Giri con Bivacco in Toscana, ad Agosto parte il WILD Capo Nord e Settembre dello stesso anno firmo il mandato per commercializzare Klim. Per il mio compleanno ricevo oltre 400 motoviaggiatori all’edizione estiva della Moto Tendata PARTIREper 2020.

2020

Replico l’edizione fredda della Moto Tendata PARTIREper INVERNALE 2019. Pubblico il mio terzo libro “Partire per Viaggiare, non per arrivare” che presento durante la Moto Tendata PARTIREper 2019, evento a cui partecipano 550 persone. Annuncio a tutti che avrei raggiunto Capo Nord andata e ritorno in sella alla mia ATAS 1000, in 23 giorni e 10.500 km spendendo meno di mille euro (tutto compreso). Vinco la scommessa e pubblico un mini serie su YouTube molto utile per chi si appresta a raggiungere Nordkapp in moto. Il Cile, paese che visito ogni anno in Patagonia, è scosso da forti tensioni e proteste socio-politiche e per la prima volta in 10 anni, la mia trasfertta salta. Per salutare tutti i nuovi e vecchi follower che amano il bivacco-avventura, replico l’edizione invernale della Moto Tendata PARTIREper di Capodanno 2019/2020.

2019

Pubblico la seconda edizione del mio libro più apprezzato “Manuale del Motoviaggiatore” che presento durante la Moto Tendata PARTIREper 2018, evento a cui partecipano 400 persone. Ad agosto, con Leonardo finalmente in età consentita per viaggiare sulla mia moto come passeggero, sfruttiamo le ferie estive per percorrere 1.000 km fra Toscana, Emilia, Piemonte, Veneto e Lombardia. Durante questa prima esperienza in moto abbiamo dormito un po’ a casa di amici e un po’ in agriturismi prenotati sul momenti, alternando due giorni di moto a due giorni di “vacanza” nei posti visitati.

2018

Pubblico il mio secondo libro “Vie della Seta in moto” e l’omonimo docu-film in versione DVD presentato in un elegante cofanetto. La versione DVD viene poi sostituita dalla versione digitale in streaming, per offrire una qualità video maggiore (720×576 contro 1920×1080) e la possibilità di vederlo anche su dispositivi mobili. Presento la mia nuova opera durante la Moto Tendata PARTIREper 2017, evento a cui partecipano 250 persone. Nell’agosto dello stesso anno decido di battezzare la nuova moto affrontando i Guadi d’Islanda assieme alla mia compagna.

2017

Durante la Moto Tendata PARTIREper 2016 annuncio il mio nuovo viaggio chiamato “Vie della Seta“. Percorro 30.000 km dall’Italia al Nepal affrontando i climi e le altitudini impossibili di Pamir, Iran, India e Annapurna, attraversando il Pakistan via terra con scorta armata a seguito. Torno in Italia con all’attivo 370.000 km e una moto ormai ridotta a brandelli. Decido così di dare il meritato riposo alla mia storica Honda Transalp e acquistare un’Africa Twin CRF1000L usata.

2016

Accreditai la mia esperienza pubblicando il “Manuale del Motoviaggiatore” che presento alla Moto Tendata PARTIREper 2015, evento a cui partecipano 180 persone, in occasione del decennale di partieper.it. Il mio primo libro risquote grande apprezzamento dalla community che mi aveva seguito nei primi anni di viaggio.

2015

Tornato in Italia con la mia famiglia in pianta stabile, organizzo un’edizione della Moto Tendata PARTIREper invernale presso l’Elefantentreffen e accompagnato da una decina di follower e dalla mia compagna, partiamo per una 5 giorni di viaggio verso la Germania. Al mio ritorno decido di intraprendere un percorso editoriale che sognavo da tempo. Dopo il viaggio in moto infatti, la mia più grande passione è quella della scrittura e della condivisione delle esperienze che possono essere utili e costruttive ad altri appassionati di motoviaggio avventura come me. Annuncio l’imminente uscita del mio primo libro durante la Moto Tendata PARTIREper 2014, evento a cui partecipano 230 partecipanti.

2014

Inauguro il tour Panamericano e riprendo il mio viaggio nel mondo in moto visitando Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Panama, Costa Rica, Honduras, Nicaragua, Belize, El Salvador, Guatemala, Messico, Stati Uniti e Canada, fino all’Alaska. Qui, dopo un tour di 33.000 completo il mio giro del mondo, 8 anni e 270.000 km e 50 paesi dopo. Per celebrare il mio ritorno in pianta stabile in Italia e la conclusione di un’avventura durata 2.920 giorni, organizzo la Moto Tendata PARTIREper 2013, evento a cui partecipano oltre 150 persone. Lo stesso anno, replico l’evento con l’edizione della Moto Tendata PARTIREper INVERNALE 2013.

2013

Stanziale a Santiago assieme alla mia compagna e nostro figlio, approfittiamo delle ferie maturate per inforcare la Honda Transalp e ripercorrere i km del mio tour Altopiano Andino per concederci una tre settimane di motoviaggio avventura. 12.000 km on-off, da 0 a 4.800 mslm, con forature, saldature, sbalzi climatici, intossicazioni alimentari e una frizione bruciata nel Salare di Chiguana a 3.600 metri. Tutti imprevisti che avrebbero potuto scoraggiare la mia compagna da un tipo come me, ma che invece hanno affiatato il nostro rapporto ancora di piu.

2012

A Gennaio rimetto tutti in discussione quando scopro della prossima nascita di mio figlio Leonardo, motivo per sospendere il giro del mondo e stabilizzarmi in Sud America. Per ufficializzare la mia decisione, volo in Italia a Marzo e lo comunico ai miei familiari, approfittando dell’occasione per incontrare di persone i follower che mi hanno seguito per anni. Nasce così la prima Moto Tendata PARTIREper 2011, evento a cui partecipano 80 persone. Stanziale in Cile, in una relazione e diventato padre, cerco un lavoro che mi permetta di coltivare la mia passione e vengo assunto come moto-guida dedicandomi ad accompagnare gruppi in Patagonia e sull’altopiano andino, percorrendo 50.000 Km l’anno. Da questa esperienza nascerà il mio rapporto di Advisor per Ride True ADV. Nel Dicembre di quell’anno, assieme alla mia compagna e nostro figlio, torniamo in Italia durante le vacanze di Natale, occasione durante la quale replico l’evento annunciando la seconda Moto Tendata PARTIREper 2011.

2011

Rientro a Santiago in cerca di un luogo in cui stabilizzarmi, trovare un lavoro che copra i mesi di vita in Cile, mentre la moto è in riparazione. Valuto la situazione e decido di spedire la Transalp a Milano e affidarmi alle cure di Maxxx, che mi promette un restauro ad opera d’arte e un preventivo adeguato alle mie possibilità. Regolarizzo la mia situazione con l’ufficio immigrazioni a Marzo e trovo lavoro in un’istituto d’inglese che impartisce lezioni ai dipendenti di aziende che lavorano nelle grandi multinazionali. A Settembre la mia Transalp rientra a Santiago e per celebrare organizzo viaggio in Patagonia con 15 followers che mi avrebbero raggiunto a Capodanno. Il tour, essendo il primo e avendo un significato simbolico, è senza scopo di lucro e porta il gruppo a scoprire in 21 giorni oltre 9.500 km del Sud America.

2010

Durante il Tour Panamericano visito Argentina, Cile, Bolivia, Brasile e Uruguay. PARTIREper.it è intanto diventato un portale che offre servizi utili ai motoviaggiatori, tracce .gpx e .pdf gratuiti, recensioni e un forum aggiornato in tempo reale pieno di consigli.
Durante una sosta umanitaria in Bolivia, ho un grave incidente in moto e vengo ricoverato in ospedale. La mia Transalp, inutilizzabile, viene confiscata dalla polizia locale e restituitami a fronte del pagamento di una multa. Decido allora di riparare la moto con i pochi strumenti che ho a disposizione e lasciare la Bolivia settimane dopo, in cerca di un luogo dove ripristinare la mia salute e quella della mia moto. A fine anno, dopo 40.000 km percorsi negli ultimi 12 mesi, rientro a Santiago del Cile in cerca di un lavoro.

2009

Percorro 30.000 km in Nuova Zelanda, fra isola del nord e isola del sud, prima di concedermi l’ennesima sosta lavorativa regolamentata dal Visto Working Holiday Visa (richiesto e ottenuto online, dall’Australia, l’anno prima). Arrivato ad Auckland in cerca di un impiego, contatto Honda Blue Wing New Zealand, chiedendo di aiutarmi con un necessario e disperato restauro della moto, perché il motore già da diversi mesi, aveva raddoppiato i suoi consumi carburante per un motivo mai diagnosticato e mai risolto. Mentre lavoro come maestro nelle scuole materne ed elementari per un’agenzia di reclutamento, la moto viene presa in carico dai meccanici Honda e mi viene restituita a Dicembre. Ottenuto il Carnet de Passage, inscatolo la mia Honda Transalp senza nemmeno collaudarla e la spedisco in Argentina, dove la troverò fra qualche mese.

2008

Nel 2007 mi stabilizzo a Sydney per concedermi una sosta lavorativa regolamentata dal Visto Working Holiday Visa (richiesto e ottenuto online, dall’Indonesia, il mese prima). Quell’anno nasce il web 2.0 e PARTIREper.it, fino ad allora un semplice sito, ha una rapida diffusione sui social e la mia storia raggiunge un numero sempre crescente di motociclisti. E così vengo contattato dagli stessi marchi che anni prima mi avevo detto: «No, grazie». Lavoro per nove lunghi mesi, con doppi turni e una vita social ridotta a ZERO, al solo scopo di lasciare Sydney con più risparmi possibili per continuare a viaggiare. Percorro 32.000 km in Australia e Tasmania e a Dicembre, con il supporto di Honda Australia MPE, inscatolo la moto e la spedisco ad Auckland, in Nuova Zelanda.

2007

Mi rimetto in marcia e visito Corea del Sud, Cina, Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, Malesia, Singapore e Indonesia, percorrendo 69.000 Km. Dopo aver ottenuto il Working Holiday Visa per l’Australia da un internet point a Jakarta, inscatolo la moto, la spedisco a Sydney e volo in Australia facendo scalo a Singapore e poi a Darwin. Atterro nella terra dei canguri a Dicembre e raggiungo Sydney prima con un furgone camperizzato in relocation e poi facendo autostop dalla Gold Coast. Trovo un appartamento da affittare e un lavoro prima di Capodanno.

2006

L’8 maggio 2005 parto con 2.200 euro in tasca, senza patente internazionale, senza visti, senza assicurazione medica né vaccini, e senza nemmeno ricambi per la moto. Avevo solo il passaporto, una chitarra, una bottiglia d’olio d’oliva legata alla forcella anteriore, il manuale d’officina e tanta voglia di mettermi in gioco.

Nel 2005 percorro 22.000 km, dall’Italia al Giappone. Attraversai i Balcani, la Grecia, la Georgia, la Russia e la Siberia. Arrivato a Osaka senza più risparmi mi metto a cercare lavoro. Lo trovo dopo appena una settimana. E allora realizzo che avrei potuto estendere il mio viaggio all’infinito se solo avessi saputo alternarlo a delle pause lavorative nei paesi raggiunti.

2005

Decido di regalarmi una vecchia Honda Transalp che compro di terza mano per 800 euro. Quell’estate vedo il film “I diari della motocicletta”, e capisco cosa avrei voluto fare: il giro del mondo in moto. Cerco l’approvazione di aziende disposte ad aiutarmi, ma in qualità di “Signor Nessuno” non riscossi alcun interesse se non quello di piccoli negozianti di zona che mi regalarono alcuni dei prodotti che vendevano.
La mia ovvia inesperienza motociclistica e meccanica mi convince a puntare tutto sul fattore umano e sulla certezza che la differenza l’avrebbe fatta il giusto atteggiamento mentale. Così, sei mesi prima della partenza, ottengo la patente A e mi avventuro per il mondo certo che la strada mi avrebbe suggerito la soluzione a ogni eventuale problema.

2004

Durante i giorni che precedono l’esame di maturità ho un’incidente automobilistico con la macchina di mia madre. Questo causerà una reazione a catena di sensi di colpa che mi porteranno a trovare subito un lavoro, poi un altro e in fine manifesteranno una crisi esistenziale ben più grave. Le amicizie si sgretoleranno, il mio rapporto di coppia pluriennale anche e mi ritrovo solo e depresso per tutta l’estate fino al momento in cui decido di risollevarmi e regalarmi la mia prima moto di grande cilindrata: un Honda Transalp di terza mano!

2003

Percorro gran parte dell’Italia e della Slovenia in mountain bike, con chitarra, sacco a pelo e fornellino a seguito.

2002

Percorro gran parte dell’Italia in Autostop, assieme al mio vicino di casa Andrea, con zaino, sacco a pelo e fornellino a seguito.

2001

VOLONTARIATO

Nel corso degli anni che mi hanno impegnato nel Giro del Mondo in moto, ho avuto l’opportunità, sempre nata per pura casualità, di conoscere realtà in cui dei volontari (locali o stranieri) donavano il proprio tempo ed energie per il bene di qualcun’altro. A volte spinti dall’amore per la propria fede, altre per semplice compassione e amore verso gli altri. In entrambi i casi a beneficiare di questo altruismo, erano i bambini.

Ho preso parte attiva nel volontariato in quattro momenti precisi:

2006: Cambogia, Phnom Penh, presso il CCPCR

“– Sai, mi spiace lasciare i bambini – mi confessa una delle ultime sere. – Mi sono affezionata. Chi si prenderà cura di loro? Riusciranno a proseguire il lavoro fatto finora? Alla scuola hanno bisogno di generi sanitari di prima necessità, mancano i dispenser per l’acqua… Avevamo iniziato a mobilitare la sensibilità della gente per raccogliere ciò di cui c’è bisogno, ma ora che andrò via, ce la faranno anche senza di me?

I suoi occhi esprimono tutto l’affetto che prova per quegli orfani. –

Se ti fa piacere, e se la direttrice della scuola lo permetterà, potrei prendere io il tuo posto. Almeno per le prossime due settimane. Mi dici cosa c’è da fare, e io porterò avanti il progetto.

– Davvero? – mi getta le braccia al collo in segno di riconoscenza.

L’indomani la direttrice dell’orfanotrofio accetta la richiesta di Hui Ping che io prenda il suo posto. E così, durante una delle sue ultime lezioni, la accompagno alla scuola. Lei mi presenta i bambini. Mi spiega l’attività delle classi e mi tiene a fare lezione con lei.
Si apre per me una breve e felice parentesi di volontariato.

Per mantenere fede alla promessa fatta a Hui Ping, sfrutto la mia mailing list per raccontare la situazione ai miei lettori e attivare una raccolta fondi online. In pochi giorni raccolgo quasi 350 dollari americani.

Molti donatori sono persone che nemmeno conosco, e questo mi commuove ancora di più. Hanno versato il loro contributo sulla mia PostePay. Io prelevo i soldi a uno sportello bancario e poi entro in un cambiavalute per convertirli in moneta cambogiana. Il pomeriggio successivo, accompagnato dalla direttrice, acquistiamo tutto quello di cui c’è bisogno: quaderni, penne, pastelli; saponi e disinfettanti; spazzolini, dentifrici, assorbenti per le ragazzine; tre dispenser per l’acqua potabile e anche del cemento, che servirà per fare dei lavori di risanamento nel cortile dell’edificio. Documento ogni spesa pubblicando le foto degli scontrini sul mio blog. E scrivo a Hui Ping una lunga mail in cui le racconto ogni cosa.”

estratto del mio libro “Sud Est Asiatico in moto“.

2006: Indonesia, Dumai, presso GEC

“– Tourist? – mi chiede.

Faccio cenno di sì con il capo.

– Do you speak English?

– Sure.

– Do you need a place where to sleep?

Ecco, il solito bagarino di guesthouse, penso tra me e me. Da quando sono in questa piazzetta, mi hanno già fermato in più d’uno. Offrono alloggio a prezzi modesti in un ostello dal quale percepiscono una percentuale. E invece mi sbaglio. Stavolta l’uomo mi propone qualcosa di insolito:

– Vorrei ospitarti gratuitamente a casa mia, se ti fa piacere. In cambio, ti chiederei di passare una mattina con i miei ragazzi. Sono un insegnante di inglese e, quando trovo dei turisti che parlano la lingua, li invito a casa mia per rendere le lezioni più divertenti e multiculturali.

Interessante! Ma… devo fidarmi?

L’uomo sembra sincero. E se stesse mentendo o nascondendo qualcosa, posso sempre andarmene via. Così decido di accettare l’invito e lo seguo fino a casa.

Si chiama Muchsin. Vive in una casetta autonoma, con la moglie e la figlia. Una delle stanze è dedicata agli ospiti e ha dei letti a castello, quasi fosse il dormitorio comune di un ostello. La casa è circondata da un giardino, sul quale sorge una seconda struttura di legno, una specie di capannotto ben curato: è qui che si tengono le lezioni di inglese. Muchsin mi dice che fa tutto a titolo volontario. Anche le lezioni sono gratuite. Ma, tra una frase e l’altra, mi fa capire che gli ospiti stranieri come me, se alla fine del soggiorno e dell’esperienza si sono trovati bene, sono soliti lasciargli un’offerta economica. Io cerco di gravare il meno possibile su di lui. Compro da mangiare al supermercato e lo consumo in camera.

Mi fermo tre notti. L’insegnamento dell’inglese agli studenti è divertente. Facciamo conversazione, qualche esercizio orale e qualche spiegazione di grammatica. L’ultimo giorno, Muchsin organizza anche una gita a piedi con tutti i ragazzi, a conclusione del ciclo di lezioni e della mia permanenza. ”

estratto del mio libro “Sud Est Asiatico in moto“.

2009: Bolivia, Rurrenabaque, presso Familia Feliz

“Questa pagina è dedicata agli orfani di Familia Feliz. Le storie che li hanno portati qui, parlano di abusi e abbandono da parte dei loro stessi genitori.

Sono arrivato qui il 27 Luglio 2009 e dopo aver vissuto in questo orfanotrofio per quasi due mesi, ho compreso l’importanza che questo luogo ha per i bambini non ancora tratti in salvo ed ho deciso di dare il mio contributo personale affinché tu possa credere in questo progetto chiamato “2 Case per gli Orfani di Familia Feliz”. I fondi donati saranno investiti nella costruzione di 2 nuove abitazioni in cui ospitare 16 orfani e 2 famiglie adottive. Ti ringrazio di cuore per il tuo aiuto.

PROGETTO UMANITARIO: 2 CASE PER GLI ORFANI DI FAMILIA FELIZ

A settembre 2009 proponevo una raccolta fondi per finanziare il progetto illustrato sopra.

A gennai0 2010 iniziavano i lavori di costruzione e ad agosto 2012, in visita con la mia moto e la mia compagna, ho constata che la costruzione della casa è stata portata a termine.

Per questo motivo l’iniziativa può considerarsi conclusa e riuscita.

Grazie a tutti per la fiducia e il supporto.

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Un pensiero su “GIONATA NENCINI

  1. giovanni ha detto:

    sono rimasto commosso ed esterefatto e comprendo appieno la tua voglia di partire e lo spirito che ti ha spinto a farlo,tante persone di questo mondo vorrebbero farlo ma per varie cause, problemi o paure non riescono a prendere una decisione così forte e vera…mi onora poterti scrivere e poter seguire le tue avventure, perchè questa è realtà e nel mondo di oggi è sempre più difficile poterne ascoltare e condividere anche solo un frammento conm altre persone….
    giovanni

  2. Lorenzo Mondelli ha detto:

    “RENDI FORTI I VECCHI SOGNI AFFINCHE’ QUESTO NOSTRO MOMDO NON PERDA CORAGGIO” rubo queste parole al poeta Ezra Pound per farti gli auguri piu sinceri per l’anno nuovo. Sono certo che questa follia finira’ presto. Lorenzo Mondelli , Prato

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Grazie Lorenzo, ho apprezzato molto le tue parole, auguri anche a te. Gionata

  3. Stefano B. ha detto:

    Hai saputo regalare un sorriso e non solo…Ti auguro il meglio per tutte le sorprese che la vita ha in serbo per te.

  4. ivanblessent ha detto:

    Sono rimasto senza parole nel leggere la tua storia, e sopratutto l’umanità che hai sprigionato, e che ancora hai tuttora,nel gestire tutto ciò che hai costruito.
    La tua famiglia è fortunata, ad averti, e viverti. Perché persone come te ormai sono rare da trovare.
    Spero un giorno di poterti conoscerti di persona, perché persone come te meritano di essere conosciute.

  5. Andrea masini ha detto:

    buongiorno, vorrei informazioni sul viaggio dell eroica di questo weeekend per me e un mio amico. Riusciresti a contattarmi al numero +393472782676 ?
    grazie

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Andrea,
      prego scrivere a [email protected] grazie

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